L’anniversario della prima spedizione sul K2
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Lo scorso 11 maggio, all’interno della sala Consiliare del Comune di Rocca Canterano, si è svolta la cerimonia ufficiale per il conferimento della cittadinanza onoraria a Leonetta Marcotulli, una delle donne tra le maggiori esponenti di arte contemporanea in Italia. Oltre alle autorità del Comune, all’evento erano presenti la sua famiglia e gli amici di sempre, ma anche tanta gente che voleva semplicemente darle una stretta di mano e congratularsi per aver portato in alto in Italia e nel mondo il nome di Rocca Canterano, suo paese adottivo.
Leonetta, per gli amici Lilly, classe 1929, è un’esponente e una scultrice di arte contemporanea, ma soprattutto una donna ‘moderna’ che lo scorso gennaio ha compiuto novant’anni. Lilly ha la modernità nel DNA e sebbene abbia vissuto quasi un secolo, ha sempre anticipato le mode e precorso i tempi dell’emancipazione femminile, nella totale convinzione delle pari opportunità tra uomini e donne, pur consapevole della differenza dei ruoli nella famiglia come nella società.
Lilly è sempre stata un passo avanti rispetto agli altri. Durante la sua vita ha viaggiato molto e l’influenza delle culture con le quali è venuta a contatto nel corso degli anni si riflette nelle sue opere. A Caracas ad esempio, dove si era trasferita con i genitori, diventò la prima campionessa donna di gare automobilistiche e questa sua decisione porterà delle ragazze indigene a creare una maschera di carnevale in suo onore. Una volta rientrata in Italia con il marito, il marchese Duran de la Penne e i tre figli, scoprì il volo e alimentò la sua innata passione pilotando l’aliante, diventando la prima donna in Italia a praticare questo sport.
A questo proposito, ad agosto 2019 le verrà conferito un premio anche dall’Aeroclub di Rieti.
Lilly vinse premi e riconoscimenti, tanto da diventare negli anni ‘60 una vera eroina e una fonte di ispirazione per le giovani donne che sognavano di essere come lei.
Leonetta ha vissuto la propria vita facendone un’opera d’arte; nata in una famiglia di artisti e influenzata dallo zio, il noto architetto Florestano di Fausto, ha sempre respirato l’aria dei circoli artistici d’arte sempre contemporanea per l’epoca di appartenenza. Dopo gli studi e dopo gli anni del Venezuela lavorò a Roma con i pittori Schifano e Tano Festa, tra gli altri, nello studio in via della Lungara nel cuore di Trastevere dove iniziò a scolpire le “sue donne” rappresentandole materiche, floride e solide attraverso l’uso del travertino, una pietra da lei definita come “viva e immortale”.
A oggi Lilly, in qualità di artista, ha ricevuto consensi e riconoscimenti in Italia e all’estero. Per due anni di seguito ha vinto il premio del pubblico e poi quello della giuria con l’esposizione di due sue opere al palazzo del Comune di Jhon Amery di Parigi.
A noi l’onore di averla conosciuta e di averne parlato, incoraggiati dal suo esempio e dalla sua gioia di vivere, oggi come allora.
Non ci resta che prendere esempio dai personaggi che hanno contribuito all’accrescimento del bene artistico e culturale italiano e se volete approfondire l’argomento dell’arte contemporanea italiana, vi raccomandiamo di leggere questo articolo.