GUCCI, il marchio italiano che fa sognare
I brand italiani dell’alta moda maggiormente rinomati al mondo vengono riconosciuti un po’ ovunque per via...
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I trenta marchi top del Made in Italy, valgono complessivamente oltre 85 miliardi di dollari, ed a dirlo è la speciale classifica realizzata da BrandZ, il più importante database che esamina performance e valore dei brand di tutto il mondo.
In cima alla classifica stilata da BrandZ trionfa il marchio Gucci. Con un valore di 16,3 miliardi di dollari, infatti, la maison si conferma – ancora una volta – sul podio più alto. Passando in rassegna la classifica, emerge con chiarezza il peso che i marchi di lusso legati al made in Italy assumono sul mercato.
Nel settore dell’abbigliamento di alta gamma, sono presenti, oltre a Gucci e Prada, che figurano nelle prime cinque posizioni, Armani, Bulgari, Fendi, Ferragamo e Bottega Veneta. Il valore del comparto moda, pari a 28,9 miliardi di dollari, rappresenta il 34% del totale, percentuale che non trova riscontro in altre economie e conferma la preferenza accordata nel mondo alla qualità e stile del made in Italy.
Dopo la moda, comunque, è il Food il settore più forte. Nella classifica infatti si posizionano ben tre brand (Kinder, Nutella e Rocher) della Ferrero, il cui titolare, non a caso, figura tra gli italiani più ricchi secondo la rivista Forbes. Marchi globali quali Barilla, Lavazza e Campari concorrono a portare il settore al 17 % del totale, pari a 14,2 miliardi di dollari.
Ovviamente, tra i 30 brand di maggior valore, sono compresi, i nomi ben noti nel settore servizi come TIM, RAI e MEDIASET (telecomunicazioni), ENEL, le Banche INTESA e UNICREDIT, MSC e COSTA (turismo-crociere), e, in campo manifatturiero, FERRARI, FIAT e PIRELLI.
Secondo gli analisti, i brand italiani primeggiano nel mondo per la loro innata capacità di proporsi ai consumatori con due importanti punti di forza: creatività e qualità che non sono una esclusiva dei brand del lusso, ma sono motivo di affermazione anche per le aziende impegnate in settori a minore “visibilità”, come quelli dell’ “Oil & Gas”, i servizi finanziari e le crociere. Più in generale, i marchi italiani sono definiti come “healthy brand”, ovvero caratterizzati da un punteggio elevato secondo i cinque indicatori che rilevano la forza e la salute di un brand:
In particolare, i 30 marchi che fanno parte della Top 30 italiana spiccano per Purpose e Communication. Nel redigere la classifica, ai marchi italiani percepiti come innovativi viene attribuito un valore quasi doppio rispetto agli altri.