LUXURY BRAND ITALIANI: DA VISITARE A FIRENZE IL GUCCI GARDEN, IL MUSEO DEDICATO A GUCCI
LUXURY BRAND ITALIANI: DA VISITARE A FIRENZE IL GUCCI GARDEN, IL MUSEO DEDICATO A GUCCI A Firenze, per i 90 anni...
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In quest’epoca di accelerazione e immediatezza, di bramosia e di contingenze, l’olfatto, col suo universo di sfumature e di tempi, è forse il nostro senso più trascurato e l’artigianato made in Italy ha il suo inconfondibile profumo. A volte, però, per fortuna, esso si rimanifesta esplosivamente, ridestando il nostro senso di meraviglia e lasciandoci ricontattare tutta la ricchezza del nostro ‘sentire’.
L’atelier di Emilio Colonna è una grande stanza piena di manufatti in pelle, finiti e ancora in corso d’opera, ma soprattutto è una stanza piena di odore. E’ il profumo vivo della pelle che prende forma e colore tra le sue mani, e che ci ricorda con vividezza la natura splendidamente ‘analogica’ di cui siamo espressione.
A lavorare la pelle Emilio è arrivato dopo un percorso personale fatto di passione, applicazione e grande manualità. E le tante cose belle che si apprezzano nel suo negozio sono il frutto di un mondo ritrovato, del vero artigianato made in Italy.
“Per ben venticinque anni ho venduto orologi importanti, mi racconta Emilio, e per passione restauravo barche d’epoca italiane. Ho sempre avuto una buona manualità, così sette anni fa ho trasformato la mia orologeria in una bottega d’artigianato made in Italy. Ho scelto la pelle perché lo considero un materiale nobile. E’ affascinante modellarla, invecchiarla, colorarla. E’ questo che faccio; ad ogni accessorio do un’impronta personale, mia o del cliente che mi commissiona il lavoro. La pelle può essere lavorata in un’infinità di modi, fino al vintage che oggi è tornato di moda.”
Molto trasversale, direi. Oggi i ragazzi, a dispetto dei tempi in cui viviamo, sono invece molto attenti e ricettivi. Sta ritornando la moda degli anni ’70 e ’80. In generale, i miei clienti sono persone che hanno alle spalle una certa cultura, veicolata dalla famiglia, dagli studi o dalla curiosità personale di indagare e fare incursioni in un mondo che non sia quello solito e stereotipato delle griffe, un mondo unico ricco di quelle sensazioni speciali che solo un oggetto di artigianato made in Italy sa dare.
“Sì, tra questi lo studio Squarzi, con cui collaboro da qualche anno per gli accessori. Ma non solo. La clientela in questi anni è cresciuta moltissimo e sono iniziate collaborazioni anche con concessionarie di denim sofisticato.”
“E’ l’orgoglio di avere una storia alle spalle, uno stile di vita e un ambiente che nessuno al mondo possiede. E questo si riflette nella ricercatezza e nel gusto del bello che, anche se di questi tempi non salta all’occhio, fa parte della nostra cultura, del nostro dna.”
“Ho viaggiato molto e vorrei consolidare quello che sto facendo aprendomi altri mercati, anche esteri. E poi vorrei aprire un altro atelier a Roma, pur restando un artigiano. La sartorialità è un privilegio per chi la produce e per chi la indossa.
Vorrei anche trasmettere alle nuove generazioni la passione per questo mestiere. Ogni tanto si affaccia in negozio qualche ragazzo per chiedermi di imparare. Adesso, per esempio, c’è una ragazza che sta facendo tirocinio qui. Vuole imparare i rudimenti della lavorazione della pelle.
Mi rendo conto che è solo una fiammella, ma l’importante è non farla spegnere. Tornare all’artigianato oggi vuol dire rimpossessarsi della nostra antica cultura.”