Boreto alla graisana
Piatto per eccellenza della stupenda cittadina di Grado, incantevole insieme di isole in provincia di...
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La tradizione e le radici popolari stanno all’origine di molti usi e costumi d’Italia divenuti poi delle vere istituzioni in tutto lo stivale e tra queste, le ricette italiane e le specialità gastronomiche sono oggi conosciute in tutto il mondo. Non fa eccezione anche la famosa “Bruschetta”, un piatto tipico della cucina nazionale, semplice, pieno di sapore, di attrattiva e di colori grazie agli ingredienti semplici e genuini che la compongono.
In un tempo in cui la popolazione viveva di prodotti locali e agricoli, e non si considerava l’opzione di gettare il cibo avanzato, nasce la bruschetta. Si pensa infatti che la sua origine derivi dalla necessità dei contadini di conservare il pane raffermo per consumarlo nei giorni successivi oppure una specie di spuntino che veniva consumato da chi lavorava nei campi. Il nome deriva, appunto, dal termine “bruscare” che ha origini addirittura ai tempi degli Etruschi.
La ricetta della bruschetta prevede per la base l’uso del pane “bruscato”, ovvero del pane raffermo che viene scottato sulla legna ardente del camino o del forno tornando a recuperare tutto il suo sapore e la sua croccantezza. In seguito si sfrega dell’aglio, che grazie al calore diventa un tutt’uno col pane, e si cosparge con dell’olio d’oliva. L’ultimo step consiste nell’adagiare sulla fetta del pomodoro tagliato a cubetti e qualche foglia di basilico. Questa antica ricetta ci racconta di come il pane sia sempre stato a centro dell’alimentazione degli italiani, tanto da vantare col passare del tempo di decine e decine di diverse forme e preparazioni, con varianti infinite.
Oggi la bruschetta, ben lungi dall’andare in pensione, è un piatto che viene servito in ristoranti e trattorie di tutt’Italia con un successo che non dà segni di stanchezza. Ne esistono numerose varianti anche sotto forma di antipasti che prevedono l’aggiunta di salumi, verdure, formaggi, mantenendo come base l’appetitosa fetta di pane abbrustolita, condita con olio e strofinata d’aglio. La ricetta a seconda della regione di appartenenza, presenta alcune variazioni. In Toscana bad esempio la bruschetta prende il nome di Fett’unta e per prepararla si utilizza ancora oggi il pane senza sale – il “pane sciocco” – caratteristico della regione, e l’olio extra vergine, anch’esso frutto di una tradizione secolare. In Calabria è detta “fedda ruscia” e in Piemonte “soma d’aj”.
E ora una curiosità che la dice lunga sull’importanza e il successo di questo piatto che, seppur semplice e rapido da consumarsi e da preparare rimane uno tra i più amati dagli italiani. Il 4 agosto si tiene la Festa Nazionale della Bruschetta o Fett’unta!
Adesso che sapete tutti i segreti della bruschetta, una ricetta italiana tipicamente estiva e a prova di caldo, non vi resta che assaggiarla.